Un racconto tragico narrato con leggerezza, come fosse una fiaba. Un’abatjour e un tavolino sono il palcoscenico su cui, con piedi delicati di funambola e cuore allegro di fiaba, la narratrice cammina sul filo teso del lutto. “E siccome, anche se controllavo spesso dentro ai suoi vestiti, non c’era più nessuno… decisi di regalarli alla signora rumena che puliva le scale che voleva metterci dentro il marito”
Piccola storia di una separazione
Chiara Bonfanti
19, 20 luglio
Palazzo Pretorio, cappellina
Palazzo Pretorio, cappellina
