Uno spettacolo ispirato dai “nodi” centrali di “Eliogabalo” – Artaud). Con Elena Ranghetti e Samuele Farina; collaborazione artistica e costumi Velda Noli; montaggio e regia Pierluigi Castelli; ideazione spazio scenico Arhat Teatro, progettazione struttura scenica Rocco Martellacci (architetto) Francesca Casati (scenografa); light design Arhat Teatro
In uno spazio scenico particolarissimo in cui siedono gli spettatori, lo spettacolo affronta, con le tecniche più rigorose del teatro-danza, alcuni “temi nodali” della storia dell’umanità: il maschile e il femminile, l’immanenza e la trascendenza, il potere e la sottomissione, la perdita del senso dell’Essere/dell’Unità nella continua separazione/scissione… “…Partitura scenica di raffinata bellezza estetica, contesto fortemente pregnante di un’azione drammaturgica che fin dall’inizio cattura (e un po’, positivamente, disorienta) la concentrazione dello spettatore…” (Santo Giancotti – Critico d’arte).
19 e 20 luglio
Museo di Arte Sacra, sotterranei
Durata: 55 minuti