Un festival internazionale che porta in scena l’arte di strada e che permette ai visitatori di vivere un’esperienza unica e particolare. Potrebbe essere definita così Mercantia, la manifestazione che da oltre trent’anni anima il borgo storico di Certaldo e che è anche un’importante fucina di artisti, ricettacolo di talenti spesso nascosti. Non c’è da stupirsi infatti se proprio qui, durante la 33esima edizione, è stata notata la mostra di Alessandro Di Vicino Gaudio, che ha colpito al punto da guadagnarsi un’intera personale negli spazi espositivi Carlo Azeglio Ciampi, a Palazzo del Pegaso a Firenze, sede del Consiglio regionale, inaugurata giovedì 9 marzo.
Si chiama “Not ordinary times” ed è una contaminazione tra pittura e video, dove il movimento è parte integrante dell’opera, che ne completa e ne amplia la lettura.
“È stato un piacere accogliere i lavori di Gaudio a Certaldo e sapere di essere stati la ‘prima galleria’ della mostra, che si è ampliata successivamente dando vita a un progetto corposo che fotografa bene la nostra contemporaneità – ha commentato il sindaco Giacomo Cucini, presente all’inaugurazione -. Le sue opere, quei dipinti animati che spiccano per il contrasto tra bianco e nero e colori, staticità e movimento, si inserivano perfettamente nel nostro borgo medievale e in particolare nell’onirico contesto della manifestazione, che aveva come tema l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri”.
L’esposizione è suddivisa in tre parti. La prima parte, 2020, è composta da sette opere che rappresentano i sette giorni della settimana del Lookdown, quando viviamo nella solitudine del nostro spazio privato. Nella seconda parte, Ordinary life?, gli interni e le finestre raffigurati l’uno di fronte all’altro incoraggiano il ritorno alla tanto agognata “normalità” e portano lo spettatore di nuovo “fuori”. La terza e ultima parte, 2050, esprime infine un’ipotesi sul nostro futuro se saremo costretti a cambiare e migliorare il nostro rapporto con il pianeta. I quattro elementi, uno per ogni opera, sfidano l’egemonia umana e terminano tutti con due opzioni: la luce e l’oscurità – un nuovo inizio o la fine di tutto.
La mostra durerà fino al 18 marzo 2023. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00.